Le imprese sarde sono sempre più competitive e, dopo il crollo negli anni bui della crisi, ricominciano ad aggiudicarsi appalti, anche importanti, nonostante la spietata concorrenza nazionale: nel 2015 ci sono state oltre cinquemila gare per un totale di quasi 3 miliardi di euro. La percentuale di imprese sarde che se le è aggiudicata passa dal 34% del 2013 al 43% del 2014 fino al 55% del 2015. Merito di una prima ripresa dell’economia regionale grazie alle politiche keynesiane della Giunta ma anche del lavoro fatto negli ultimi tre anni da Sardegna Ricerche con Sportello Appalti Imprese che, con 9.000 iscritti e 120 seminari, ha assistito oltre 750 aziende sulle procedure del Mepa (Mercato elettronico per la Pubblica amministrazione) e accompagnato oltre 50 rappresentanti di imprese sarde nei loro percorsi di internazionalizzazione.
IMPRESE COMPETITIVE E CAPACI – “C’è una forte ripresa degli appalti e questo era il risultato che volevamo raggiungere con le politiche che la Giunta ha da subito messo in atto – dice l’assessore della Programmazione e del Bilancio e vicepresidente della Regione Raffaele Paci al Lazzaretto di Cagliari per la presentazione dello studio su Sportello Appalti Imprese -. Era urgente e necessario rimettere in moto l’economia, e così abbiamo fatto con un forte, deciso e convinto intervento del pubblico, pensiamo al mutuo infrastrutture. I risultati iniziano a vedersi: senza creare barriere e protezionismi, ma solo incrementandone le competenze, le nostre imprese si sono rivelate forti, competitive, capaci. Merito anche di Sardegna Ricerche, del lavoro fatto in questi tre anni. Il sistema pubblico deve porsi esattamente questo obiettivo, soprattutto nei momenti più difficili: far ripartire l’economia per creare occupazione e nuova ricchezza”.
FONDAMENTALE FARE RETE – Netto aumento delle gare e degli appalti nel 2015 e la migliorata capacità delle imprese sarde di aggiudicarsele, perché l’economia ha ripreso a girare e in Sardegna si torna a spendere. “Il merito di Sportello appalti imprese è aver individuato e percorso la strada giusta, cioè incrementare le competenze delle nostre imprese, aiutarle ad aumentare la loro capacità di essere competitive – sottolinea l’assessore Paci -. Poi la Giunta ha voluto da subito rimettere in moto la spesa pubblica attraverso opere infrastrutturali e servizi, riuscendo così a creare le condizioni favorevoli per la ripresa di gare e appalti. L’aumento del numero di imprese sarde che si aggiudica gli appalti è un elemento decisivo perché ha un effetto moltiplicatore sull’economia regionale: e visto l’ambiente fortemente competitivo, le nostre piccole imprese devono aggregarsi, stare insieme, unire le forze per andare avanti e imporsi nel mercato.
Dobbiamo continuare in questa direzione – conclude il vicepresidente della Regione -. C’è bisogno di competenze, di aumentare il capitale umano, di fare rete. Non ci sono altre scorciatoie: portiamo avanti queste iniziative nel libero mercato, solo così si può garantire alla nostra regione maggiore ricchezza”.