Startup e Pmi innovative in provincia di Roma

A oltre 3 anni di distanza dall’emanazione del Decreto Legge 179/2012 con il quale l’ordinamento giuridico italiano si è dotato di un quadro normativo finalizzato alla nascita e allo sviluppo delle cosiddette startup innovative, il report Startup & PMI innovative in provincia di Roma, a cura dell’Ufficio Studi, fornisce un quadro delle società iscritte alla speciale sezione del Registro delle Imprese, aggiornato al 2 maggio 2016, confrontando i dati della provincia di Roma con quelli nazionali.
Nel rapporto si fa anche un bilancio del più recente fenomeno delle PMI innovative, vale a dire le Piccole e Medie Imprese che operano nel campo dell’innovazione tecnologica, per le quali il Decreto Legge 24/01/2015 n. 3 ha esteso larga parte delle misure già previste a beneficio delle startup innovative, al fine di accrescerne la diffusione nel sistema produttivo nazionale.

Al 2 maggio 2016, si registrano in Italia 5.623 startup innovative, in aumento di 1.698 unità (+43,3%) rispetto al valore registrato alla data dell’11 maggio 2015 e diffuso in occasione della precedente edizione della Giornata dell’Economia. La regione più “innovativa” risulta essere la Lombardia che conta 1.225 startup – pari al 21,8% del totale nazionale – seguita da Emilia Romagna e Lazio che vedono la presenza di 656 e 567 unità, rispettivamente.
Il numero di startup innovative iscritte alla sezione speciale del Registro delle imprese cresce in termini percentuali a un ritmo decisamente più sostenuto nella provincia di Roma che nella media nazionale: nel 2015 si registrano 163 startup innovative in più (+49,5%) rispetto all’11 maggio dello scorso anno, di cui ben 150 con sede nel comune di Roma.
Il fenomeno è rilevato, dunque, in progressiva crescita: nella provincia di Roma si tratta perlopiù di società di piccole dimensioni con un numero di addetti inferiore o uguale 4 unità, costituite per l’81,9% del totale in forma di “Società a Responsabilità Limitata” e aventi un capitale sociale
inferiore a 50 mila euro nel 90,5% dei casi (Italia: 87%).
Con riferimento alle 212 startup provinciali delle quali si può disporre dei bilanci di esercizio, l’analisi dell’ammontare del valore prodotto nell’ultimo anno evidenzia come oltre il 73% di esse si posizioni sotto la soglia dei 100 mila euro, mentre il 25,9% ha fatto registrare un valore della
produzione compreso nell’intervallo 100 mila-500 mila euro.

Sotto il profilo settoriale, l’85% delle startup presenti sul territorio provinciale al 2 maggio 2016 opera nel comparto dei “Servizi” (Italia: 75,4%); in particolare prevalgono, sia a livello locale che nazionale, le specializzazioni nelle attività economiche indicate di seguito:
• “Produzione di software, consulenza informatica e attività connesse” (Roma: 175 unità; Italia: 1.686 unità);
• “Ricerca scientifica e sviluppo” (Roma: 65 unità; Italia: 841 unità);
• “Attività dei servizi d’informazione e altri servizi informatici” (Roma: 48 unità; Italia: 460 unità).
Relativamente alla caratterizzazione della compagine societaria, a Roma le più numerose sono le società espressione dell’imprenditoria giovanile:
106 unità pari al 21,5% del totale delle startup innovative provinciali; si contano poi 68 startup innovative a prevalenza femminile, vale a dire il 13,8% del totale.
Ancora marginale invece il fenomeno in questione per gli stranieri a Roma: al 2 maggio 2016 sono solo 14 (2,8% sul totale) le startup innovative con compagine societaria a prevalenza straniera.

 

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