Maker Faire Rome 2016, le novità

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Dopo il successo della passata edizione la Maker Faire Rome 2016 si fa ancora più grande con Fiera di Roma che, per tre giorni, si trasformerà in un vero e proprio parco dell’innovazione con 6 padiglioni a completa disposizione di makers e visitatori per un totale di oltre 100mila metri quadrati. Uno di questi, di circa 7 mila metri quadrati, sarà interamente dedicato a conferenze, seminari e workshop. Numeri e ambientazione d’eccezione, dunque, per la più grande fiera europea dell’innovazione promossa dalla Camera di Commercio di Roma, organizzata dalla sua Azienda speciale Asset Camera, e curata da Massimo Banzi, co-fondatore di Arduino insieme con Riccardo Luna, Digital Champion italiano.

Il commissario europeo per l’economia e le società digitali Mr. Günther Oettinger, presente insieme al Ministro Giannini alla conferenza stampa di lancio, ha sottolineato che “è importante parlare di innovazione: abbiamo bisogno di creatività, di studenti che possano creare, essere imprenditori, buoni ingegneri per utilizzare le tecnologie digitali. Sappiamo che dobbiamo affrontare una concorrenza mondiale, soprattutto asiatica, ma abbiamo tanto potenziale se sosterremo il nostro entusiasmo e la nostra creatività, nell’ambito del progetto Horizon 2020. Con il vostro approccio innovativo possiamo fare grandi cose: sono sicuro che anche questa edizione di Maker Faire Rome sarà un’altra storia di successo, un evento formidabile”.

Quest’anno tante le novità. Si parte con la nuova “Call for Big Bang Projects”. Una “call” rivolta a tutti, maker, artisti, visionari per costruire Maker Faire Rome non solo nei contenuti ma anche nelle sue attrazioni più importanti. E’ infatti possibile proporre le proprie idee che potranno essere presentate nell’area espositiva della Fiera per:
1) progetti di grandi dimensioni;
2) progetti con elevata interattività e coinvolgimento del pubblico;
3) allestimenti/attrazioni di forte impatto visivo adatte a caratterizzare gli spazi della manifestazione (padiglioni, percorsi esterni, ingressi e aree di accesso ecc.);
4) aree per attività interattive (piste, voliere, palchi, laboratori ecc.);
5) mostre e approfondimenti tematici.
Le proposte vanno presentate entro il 31 marzo.

Poi, come di consueto, ci sarà l’attesa “Call 4 Makers” che lo scorso anno ha registrato il numero record di oltre mille progetti provenienti da 40 diversi Paesi. La “Call 4 Makers” 2016 si aprirà il prossimo 18 aprile per chiudersi il 15 giugno. Gli innovatori di tutto il mondo avranno tempo e modo per elaborare e presentare le loro creazioni. Tra i possibili modi per partecipare a Maker Faire Rome, la call 2016 prevede:
1) esposizione del progetto attraverso la disponibilità di uno stand gratuito;
2) presentazione in pubblico del progetto, con la messa a disposizione di un’aula o un palco;
3) workshop: in questo caso sarà possibile avere a disposizione un’area dedicata, sempre senza costi, per dimostrazioni pratiche con il coinvolgimento attivo dei visitatori presenti.

Una commissione, coordinata dai curatori della manifestazione, valuterà e selezionerà i migliori progetti pervenuti che avranno poi diritto a un apposito spazio gratuito per esporre le loro invenzioni. E un’altra grande novità di quest’anno è il R.O.M.E Prize ovvero un riconoscimento di 100mila euro che verrà assegnato al miglior progetto maker europeo ad alto impatto sociale.

I temi

Domotica, ri-uso, droni e robot, stampa 3D, manifattura digitale, industria 4.0, IoT – internet delle cose, mobilità, food & nutrition, moda, musica sono soltanto alcuni dei temi che Maker Faire Rome vuole rappresentare, far conoscere e sperimentare al pubblico.

Confermato, inoltre, lo spazio riservato agli artigiani tecnologici dove si metterà in scena una nuova idea di manifattura. L’obiettivo è quello di mostrare come le nuove tecnologie, se abbinate a un saper fare di qualità e a una nuova lettura del mercato, possono produrre un nuovo modello di impresa e un nuovo modello di produzione fondato su varietà e personalizzazione. I visitatori potranno svolgere delle attività specifiche (guardare, ad esempio, la costruzione di un’auto high tech, prototipare un manufatto tipico del Made in Italy oppure osservare un processo sofisticato caratterizzato dalla presenza di tecnologie IoT) all’interno di un ambiente altamente coinvolgente. Insomma, un vero e proprio padiglione della Fabbrica 4.0.

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