Agevolazioni fiscali per chi investe in Puglia. A Roma primo passo vero le Zone economiche speciali

Su invito della Ministra per il Sud, sen. Barbara Lezzi, si è svolta il 2 agosto 2019 presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri la prevista riunione della Cabina di Regia ZES.

“In qualità di Assessore allo Sviluppo Economico, vi ho partecipato insieme ai Rappresentanti delle 8 ZES italiane e – fra gli altri, per quanto riguarda la Puglia – ai Presidenti delle Autorità  di Sistema Portuale del Mar Ionio, Sergio Prete, dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale, Ugo Patroni Griffi e a una Dirigente dell’Assessorato”, ha dichiarato l’assessore allo Sviluppo Economico, Mino Borraccino.

La riunione, molto positiva, si è svolta in un clima di piena collaborazione e nell’ottica della leale collaborazione inter-istituzionale fra i soggetti coinvolti.

L’ordine del giorno prevedeva l’insediamento della Cabina di Regia, un’informativa sul credito d’imposta previsto per le imprese che investiranno nelle ZES, il Piano grandi investimenti nelle zone economiche speciali previsto dall’art. 34 del Decreto Legge 30 aprile 2019, n. 34,  il ruolo dei Comitati di Indirizzo e la valutazione di ulteriori interventi normativi sul tema delle semplificazioni amministrative.

E’ stato condiviso l’obiettivo generale, che è quello di creare zone di sviluppo industriale, incoraggiando nuovi investimenti con regimi fiscali speciali, e creando condizioni di semplificazione burocratica e amministrativa, che in futuro potranno essere estese anche alle aree circostanti.

I vantaggi e le agevolazioni sono diretti alle imprese già esistenti, ma anche a quelle nuove che si insedieranno nell’area e che avvieranno un programma di investimenti. Il mondo imprenditoriale è chiamato ora a fare la sua parte per sfruttare un’occasione importante e per alcuni aspetti inedita per la Puglia.

Con la Determina n. 155/2019, pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 84 del 25 luglio 2019, è stato approvato l’Avviso Pubblico rivolto agli Enti locali per l’attribuzione delle aree residue e non assegnate della Z.E.S. Adriatica.  Adesso sarà possibile, per quei Comuni che nella prima fase non sono stati inclusi nella perimetrazione della Z.E.S. adriatica, presentare un’istanza finalizzata a candidare il proprio territorio, o parti di esso,  in modo che possano essere ricompresi. Le aree disponibili e non ancora assegnate sono pari a 260,5 ettari.

Gli Enti locali che intendano presentare domanda, potranno farlo entro 90 giorni dalla pubblicazione dell’Avviso sul BURP e potranno proporre aree che rispettino i requisiti previsti per le Z.E.S., cioè aree portuali, retroportuali, piattaforme logistiche o interporti.

Saranno preferite le candidature presentate congiuntamente da più Enti locali e le candidature che prevedano aree a totale titolarità pubblica, o che siano già dotate di adeguati servizi logistici e collegate a snodi ferroviari. In tal modo potranno entrare nella Z.E.S. altre aree che potranno beneficiare dei numerosi vantaggi, in termini fiscali e di semplificazione amministrativa, per le imprese che vi si insedieranno.

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